Costi relativi al servizio di cremazione

La cremazione è diventata una scelta sempre più diffusa per le pratiche funerarie, offrendo un’alternativa alla sepoltura tradizionale. Tuttavia, è importante essere consapevoli dei costi associati a questo servizio.

I costi relativi al servizio di cremazione possono variare notevolmente a seconda della località e del fornitore di servizi funerari. È consigliabile fare una ricerca e ottenere preventivi da diversi fornitori per trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze e al proprio budget.

I costi tipici che potrebbero essere inclusi nel servizio di cremazione includono:

  • Il trasporto del corpo presso il crematorio
  • Il costo effettivo della cremazione
  • La fornitura di un’urna per le ceneri
  • Eventuali servizi aggiuntivi, come una cerimonia di commiato o la preparazione del corpo

È importante tenere presente che questi costi possono variare a seconda delle scelte personali e delle opzioni aggiuntive selezionate.

Tasse comunali sulla cremazione

In aggiunta ai costi del servizio di cremazione, è possibile che siano applicate tasse comunali specifiche.

Le tasse comunali possono variare da luogo a luogo e possono essere utilizzate per coprire i costi di manutenzione e gestione dei crematori, nonché per finanziare progetti locali.

È consigliabile contattare il comune di riferimento per ottenere informazioni specifiche sulle tasse comunali applicate alla cremazione nella propria area.

Pratiche funerarie per le cremazioni

Le pratiche funerarie per le cremazioni possono variare a seconda delle preferenze culturali, religiose e personali.

Alcune persone scelgono di tenere una cerimonia di commiato prima della cremazione, mentre altre preferiscono organizzare una cerimonia di dispersione delle ceneri successivamente.

È possibile personalizzare le pratiche funerarie per le cremazioni in base alle proprie esigenze e desideri. È consigliabile discutere le opzioni disponibili con un fornitore di servizi funerari per trovare la soluzione più adatta.

Autorizzazioni per la dispersione delle ceneri

La dispersione delle ceneri è una pratica comune dopo la cremazione. Tuttavia, è importante ottenere le autorizzazioni necessarie prima di procedere.

In molti casi, è richiesta un’autorizzazione da parte del comune o delle autorità competenti per la dispersione delle ceneri in determinate aree, come ad esempio il mare o un luogo designato.

È importante informarsi sulle leggi e le normative locali riguardanti la dispersione delle ceneri per evitare problemi legali o sanzioni.

Un fornitore di servizi funerari competente sarà in grado di fornire informazioni e assistenza per ottenere le autorizzazioni necessarie per la dispersione delle ceneri.

Costi relativi al servizio di cremazione

La cremazione è una pratica funeraria sempre più diffusa in Italia. Prima di optare per questa scelta, è importante conoscere i costi relativi al servizio e le tasse comunali che potrebbero essere applicate.

I costi della cremazione possono variare a seconda della località e del crematorio prescelto. Solitamente, i prezzi includono il trasporto del corpo al crematorio, la cremazione stessa e la successiva restituzione delle ceneri ai familiari. È possibile che vengano offerti anche servizi aggiuntivi come la preparazione del corpo e la cerimonia di commiato.

È consigliabile contattare direttamente il crematorio per ottenere informazioni dettagliate sui costi e i servizi offerti. In alcuni casi, potrebbe essere necessario richiedere preventivi personalizzati in base alle esigenze specifiche.

Tasse comunali sulla cremazione

Le tasse comunali sulla cremazione sono imposte locali che possono essere applicate in aggiunta ai costi del servizio. Queste tasse variano da comune a comune e possono dipendere da diversi fattori, come ad esempio la durata della permanenza del feretro presso il crematorio e la dispersione delle ceneri.

È importante informarsi presso l’amministrazione comunale per conoscere le tasse specifiche che potrebbero essere applicate nella propria zona. In alcuni casi, potrebbe essere necessario richiedere un’autorizzazione comunale per la cremazione e pagare una tassa correlata.

Pratiche funerarie per le cremazioni

Le pratiche funerarie per le cremazioni possono variare a seconda delle preferenze culturali, religiose e personali dei familiari del defunto. Alcune persone scelgono di organizzare una cerimonia di commiato prima della cremazione, mentre altre preferiscono una cerimonia più intima o addirittura nessuna cerimonia.

È possibile che il crematorio offra servizi aggiuntivi per la preparazione del corpo e l’organizzazione di una cerimonia. Questi servizi possono includere la preparazione estetica del defunto, la disposizione dei fiori e la disponibilità di una sala per la cerimonia di commiato.

È importante discutere le proprie preferenze con il crematorio e i familiari del defunto per garantire che le pratiche funerarie siano in linea con i desideri del defunto e delle persone a lui vicine.

Autorizzazioni e dispersione delle ceneri

Per la cremazione è necessario ottenere un’autorizzazione dalle autorità competenti. Questa autorizzazione può essere richiesta dal crematorio stesso o può essere necessario presentare una richiesta all’ufficio comunale preposto.

Una volta ottenute le ceneri del defunto, è possibile decidere come gestirle. Le opzioni includono la conservazione delle ceneri in un’urna funeraria, la tumulazione in un loculo o la dispersione delle ceneri in un luogo significativo per il defunto o per i suoi familiari.

È importante informarsi sulle regole e le normative locali riguardanti la dispersione delle ceneri. In alcuni casi, potrebbe essere necessario ottenere un’autorizzazione specifica o rispettare determinate restrizioni.

Infine, è fondamentale rispettare le volontà del defunto e prendere decisioni consapevoli riguardo alla gestione delle ceneri.

Costi relativi al servizio di cremazione

La cremazione è diventata una scelta sempre più diffusa per le pratiche funerarie, offrendo una soluzione alternativa alla sepoltura tradizionale. Tuttavia, è importante prendere in considerazione i costi relativi a questo servizio.

I costi di cremazione possono variare a seconda della località e del fornitore di servizi funebri. Solitamente, i costi includono il trasporto del defunto al crematorio, il processo di cremazione stesso e la restituzione delle ceneri alla famiglia.

È consigliabile contattare diversi crematori e chiedere un preventivo dettagliato, in modo da poter confrontare i prezzi e scegliere l’opzione più adatta alle proprie esigenze e al proprio budget.

Tasse comunali sulla cremazione

In alcuni casi, potrebbe essere necessario pagare delle tasse comunali aggiuntive per la cremazione. Queste tasse variano da comune a comune e possono essere applicate per coprire i costi amministrativi e di gestione dei crematori.

È importante informarsi presso l’ufficio comunale competente per conoscere l’importo delle tasse e le modalità di pagamento. In alcuni casi, potrebbe essere richiesta la presentazione di documentazione aggiuntiva, come il certificato di morte o l’autorizzazione del medico curante.

Pratiche funerarie per le cremazioni

Le pratiche funerarie per le cremazioni possono variare a seconda delle preferenze culturali, religiose e personali della famiglia del defunto. Alcune famiglie scelgono di organizzare una cerimonia di commiato prima della cremazione, mentre altre preferiscono una cerimonia di dispersione delle ceneri successiva.

È possibile organizzare una cerimonia di commiato presso un luogo di culto, un cimitero o un crematorio. Durante questa cerimonia, è comune esporre una foto del defunto, leggere poesie o discorsi commemorativi e ascoltare musica appropriata.

Per quanto riguarda la dispersione delle ceneri, è importante verificare le leggi locali e ottenere le autorizzazioni necessarie. In alcuni casi, potrebbe essere richiesta l’autorizzazione del comune o del proprietario del terreno dove si intende disperdere le ceneri.

È possibile scegliere di disperdere le ceneri in un luogo significativo per il defunto, come un giardino, un fiume o un mare. Alcune famiglie scelgono anche di conservare le ceneri in un’urna o di seppellirle in una tomba o un columbario.

Autorizzazioni per la dispersione delle ceneri

Come accennato in precedenza, potrebbe essere necessario ottenere delle autorizzazioni per la dispersione delle ceneri. Queste autorizzazioni possono variare a seconda delle leggi locali e delle preferenze del comune.

È consigliabile contattare l’ufficio comunale competente per conoscere i requisiti e le procedure per ottenere le autorizzazioni. Potrebbe essere richiesta la presentazione di documenti come il certificato di morte, l’autorizzazione del medico curante e la dichiarazione di consenso da parte dei familiari.

Rispettare le leggi e le procedure per la dispersione delle ceneri è importante per garantire un’adeguata gestione delle stesse e rispettare le volontà del defunto e della sua famiglia.

Costi relativi al servizio di cremazione

La cremazione è una pratica funeraria sempre più diffusa in Italia. Prima di optare per questa scelta, è importante conoscere i costi relativi al servizio di cremazione. I prezzi possono variare in base alla località e al tipo di servizio richiesto.

Generalmente, i costi della cremazione includono:

  • Il trasporto del defunto dalla casa o dall’ospedale al crematorio;
  • Le spese per l’uso del forno crematorio;
  • La preparazione del corpo per la cremazione;
  • Il contenitore per le ceneri;
  • Eventuali servizi aggiuntivi, come la cerimonia di commiato o l’organizzazione di un memoriale.

È importante tenere presente che i costi possono variare in base alle scelte personalizzate fatte dalla famiglia del defunto. Ad esempio, se si desidera una cerimonia di commiato con la presenza di un sacerdote o di un celebrante, ci potrebbero essere costi aggiuntivi da considerare.

Tasse comunali sulla cremazione

In aggiunta ai costi del servizio di cremazione, è possibile che vengano applicate delle tasse comunali. Queste tasse possono variare da comune a comune e sono solitamente destinate a coprire i costi di gestione e manutenzione del crematorio.

Le tasse comunali possono includere:

  • La tassa di cremazione;
  • La tassa di dispersione delle ceneri;
  • Eventuali tasse per l’utilizzo di spazi all’interno del crematorio per la cerimonia di commiato o il deposito temporaneo delle ceneri.

È consigliabile informarsi presso il comune di residenza o il crematorio di riferimento per conoscere le tasse specifiche applicate nella propria zona.

Pratiche funerarie per le cremazioni

Prima di procedere con la cremazione, è necessario seguire alcune pratiche funerarie e ottenere le autorizzazioni necessarie.

Le pratiche funerarie per le cremazioni possono includere:

  • La dichiarazione di morte da parte di un medico;
  • La richiesta di cremazione, che deve essere presentata al comune di residenza del defunto;
  • L’autorizzazione del magistrato o del pubblico ministero, se richiesta dalla legge;
  • La preparazione del corpo per la cremazione, che può includere la vestizione e la rimozione di oggetti metallici o protesi;
  • La scelta del contenitore per le ceneri, che può variare dalla classica urna alle soluzioni più personalizzate, come gioielli o oggetti d’arte contenenti le ceneri.

È importante seguire tutte le pratiche funerarie richieste dalla legge e ottenere le autorizzazioni necessarie per evitare eventuali complicazioni o ritardi nel processo di cremazione.

Dispersione delle ceneri

Una volta ottenute le ceneri del defunto, è possibile decidere come gestirle. Una delle opzioni più comuni è la dispersione delle ceneri.

La dispersione delle ceneri può avvenire in diversi luoghi, come ad esempio:

  • In mare, rispettando le distanze e le normative previste dalla legge;
  • In un’area appositamente dedicata al cimitero o al crematorio;
  • In luoghi significativi per il defunto o per la famiglia, previa autorizzazione delle autorità competenti.

È importante informarsi sulle normative locali riguardanti la dispersione delle ceneri, in modo da rispettare le regole e le disposizioni previste dalla legge.

In conclusione, la cremazione è una scelta funeraria sempre più diffusa in Italia. Prima di optare per questa soluzione, è importante conoscere i costi relativi al servizio di cremazione, le eventuali tasse comunali applicate e seguire tutte le pratiche funerarie previste dalla legge. Inoltre, è fondamentale informarsi sulle normative locali riguardanti la dispersione delle ceneri, per poter prendere una decisione consapevole e rispettosa.

Costi relativi al servizio di cremazione

La cremazione è una pratica funeraria sempre più diffusa in Italia. Oltre ai motivi personali legati alla scelta di questo tipo di sepoltura, molti individui optano per la cremazione anche per ragioni economiche. I costi relativi al servizio di cremazione possono variare a seconda della località e dei servizi aggiuntivi richiesti.

Generalmente, i costi per la cremazione includono:

  • La tassa comunale per la cremazione: ogni comune può stabilire un importo da pagare per ottenere l’autorizzazione alla cremazione. Questa tassa può variare da comune a comune e può essere inclusa nel prezzo totale del servizio o pagata separatamente.
  • I costi delle pratiche funerarie: come per qualsiasi tipo di sepoltura, ci sono dei costi associati alle pratiche funerarie, come l’acquisto della bara, l’organizzazione del rito funebre e la preparazione del corpo. Questi costi possono variare a seconda delle scelte personali e delle esigenze specifiche.
  • Le autorizzazioni necessarie: prima di procedere con la cremazione, è necessario ottenere le autorizzazioni necessarie da parte delle autorità competenti. Queste autorizzazioni possono comportare dei costi aggiuntivi.
  • La dispersione delle ceneri: se si desidera disperdere le ceneri in un luogo specifico, potrebbero esserci dei costi associati a questa pratica. Ad esempio, se si desidera disperdere le ceneri in mare, potrebbe essere necessario noleggiare una barca o pagare una tassa per l’utilizzo di un’area apposita.

Tasse comunali sulla cremazione

Come accennato in precedenza, ogni comune può stabilire una tassa comunale da pagare per ottenere l’autorizzazione alla cremazione. Questa tassa può variare da comune a comune e può essere inclusa nel prezzo totale del servizio o pagata separatamente.

È importante verificare presso il proprio comune di residenza o presso il comune in cui si desidera effettuare la cremazione quali siano le tariffe e i criteri per il pagamento della tassa comunale. In alcuni casi, potrebbe essere necessario presentare specifica documentazione o compilare moduli appositi.

Pratiche funerarie per le cremazioni

Le pratiche funerarie per le cremazioni sono simili a quelle per le sepolture tradizionali, ma possono variare a seconda delle scelte personali e delle esigenze specifiche.

Alcuni dei costi associati alle pratiche funerarie per le cremazioni possono includere:

  • L’acquisto della bara o dell’urna funeraria: esistono diverse opzioni disponibili per l’acquisto della bara o dell’urna funeraria. Il costo dipenderà dal materiale scelto e dal design.
  • L’organizzazione del rito funebre: se si desidera organizzare un rito funebre prima della cremazione, ci potrebbero essere dei costi associati alla prenotazione di una chiesa o di un’altra location per la cerimonia.
  • La preparazione del corpo: prima della cremazione, il corpo deve essere preparato. Questo può includere la pulizia, l’abbigliamento e altre pratiche necessarie.

È consigliabile consultare un’agenzia funebre o un consulente specializzato per avere un’idea più precisa dei costi associati alle pratiche funerarie per le cremazioni.

Autorizzazioni per la dispersione delle ceneri

Se si desidera disperdere le ceneri in un luogo specifico, potrebbe essere necessario ottenere delle autorizzazioni. Ad esempio, se si desidera disperdere le ceneri in mare, potrebbe essere necessario ottenere un’autorizzazione dalla Capitaneria di Porto o da altre autorità competenti.

I costi associati alle autorizzazioni per la dispersione delle ceneri dipenderanno dal luogo scelto e dalle regolamentazioni locali. È importante informarsi presso le autorità competenti per conoscere i requisiti e le eventuali tasse da pagare.

Costi relativi al servizio di cremazione

La cremazione è un’opzione sempre più popolare per la disposizione delle salme, grazie alla sua praticità, alla flessibilità e ai costi generalmente più contenuti rispetto ad altre forme di sepoltura. Tuttavia, è importante comprendere i costi associati a questo servizio.

I costi relativi al servizio di cremazione possono variare a seconda della località e del fornitore di servizi funerari. Solitamente, i costi comprendono il trasporto della salma al crematorio, l’utilizzo del forno crematorio e la restituzione delle ceneri alla famiglia.

È importante notare che i costi possono variare ulteriormente in base a servizi aggiuntivi richiesti, come la preparazione del corpo, l’utilizzo di una camera ardente o l’organizzazione di una cerimonia di commiato. È consigliabile consultare un fornitore di servizi funerari per ottenere un preventivo dettagliato.

Tasse comunali sulla cremazione

In aggiunta ai costi del servizio di cremazione, è possibile che vengano applicate tasse comunali specifiche legate alla cremazione. Queste tasse possono variare da comune a comune e possono essere utilizzate per coprire i costi di gestione e manutenzione del crematorio.

Le tasse comunali sulla cremazione possono includere il pagamento di un’imposta fissa o una percentuale basata sul valore del servizio di cremazione. È importante informarsi presso l’ufficio comunale competente per conoscere le tariffe specifiche applicate nella propria area.

Pratiche funerarie per le cremazioni

Le pratiche funerarie per le cremazioni possono variare a seconda delle preferenze culturali, religiose e personali della famiglia del defunto. Alcune famiglie scelgono di organizzare una cerimonia di commiato prima della cremazione, mentre altre preferiscono una cerimonia di commemorazione successiva alla cremazione.

È possibile organizzare una cerimonia di commiato presso una chiesa, un tempio o un altro luogo di culto, oppure presso il crematorio stesso. Durante la cerimonia, è possibile svolgere letture, discorsi, musica e altre manifestazioni di ricordo e omaggio al defunto.

Dopo la cremazione, le ceneri possono essere conservate in un’urna funeraria, sepolte in un cimitero o disperse in un luogo significativo per il defunto o per la famiglia. È importante verificare le leggi e i regolamenti locali relativi alla dispersione delle ceneri, in quanto potrebbero essere necessarie autorizzazioni specifiche.

Alcune famiglie scelgono anche di conservare una parte delle ceneri in gioielli commemorativi o altri oggetti personalizzati come ricordo del defunto.

Conclusioni

La cremazione è una scelta sempre più diffusa per la disposizione delle salme, grazie alla sua praticità e flessibilità. Tuttavia, è importante considerare i costi associati al servizio di cremazione, compresi i costi del servizio stesso e le eventuali tasse comunali applicate.

Le pratiche funerarie per le cremazioni possono variare a seconda delle preferenze della famiglia del defunto, ma è importante rispettare le leggi e i regolamenti locali relativi alla cremazione e alla dispersione delle ceneri.

Consultare un fornitore di servizi funerari affidabile e l’ufficio comunale competente può aiutare a comprendere meglio i costi e le pratiche associate alla cremazione e assicurare una gestione adeguata e rispettosa del processo di commiato e disposizione delle ceneri.

Interdittive del prefetto di Palermo per BlogSicilia all'imprenditore delle pompe funebri Nunzio Trinca

Interdittive del prefetto di Palermo per BlogSicilia all’imprenditore delle pompe funebri Nunzio Trinca

di  | 13/08/2023

Il prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta ha firmato due interdittive antimafia nei confronti di Nunzio Trinca imprenditore delle pompe funebri.

I provvedimenti riguardano “l’Aurora assistance” e il “Centro servizi funebri”. A fare scattare i provvedimenti, per il rischio di infiltrazione mafiosa, sono state le ombre sull’imprenditore emerse nel corso delle indagini della procura di Palermo riguardanti alcuni clan cittadini.

Lo scrive Repubblica.

Come ha raccontato “ Repubblica”, Trinca ha frequentato alcuni mafiosi: non è finito indagato, ma i suoi incontri hanno comunque attirato le attenzioni dell’antimafia. La mattina del 21 dicembre 2017, il “ re” delle pompe funebri andò a trovare due autorevoli boss di Brancaccio, Luigi Scimò e Salvatore Testa, nell’appartamento di via Fratelli Campo 33, che il clan aveva trasformato in quartier generale. L’impresario non sospettava che lì davanti fosse stata piazzata una telecamera dalla sezione Criminalità organizzata della squadra mobile. A casa, c’era pure una microspia, che ha registrato l’intero colloquio. Parlavano non solo di affari nel settore delle pompe funebri, ma anche del business delle ambulanze private.

Nel rapporto alla procura, i poliziotti hanno ricordato che Nunzio Trinca «annovera numerosi precedenti penali, tra i quali detenzione di sostanze stupefacenti e associazione per delinquere finalizzata al contrabbando». Il 2 aprile 2020, i carabinieri del nucleo Investigativo si sono invece ritrovati davanti Trinca mentre seguivano il capomafiadello Zen Francesco L’Abbate. U

n altro colloquio è stato intercettato. E c’è pure un terzo episodio: l’ 11 febbraio di quell’anno, Nunzio Trinca era stato sorpreso a parlare con un esattore del pizzo di Brancaccio, a cui poi diede 200 euro. «Io sono a disposizione — disse l’impresario, che non voleva dare altri soldi — io ho già tre detenuti… ci vogliono diecimila euro per voi». Trinca assume i detenuti in semilibertà. Un’attività di per sé lecita, ma lui si dà sempre un gran da fare in questo settore che piace ai boss. « Io ho tre detenuti — ripeteva — mi hanno mandato a chiamare al commissariato Brancaccio, mi stanno arrivando altri tre detenuti e mi sono fatto l’abbonamento della messa in regola, ma stiamo scherzando? Ci vogliono diecimila euro per voi, io sono a disposizione». A queste accuse ha replicato il figlio di Trinca, Francesco, con un’intervista al nostro giornale. Ci ha detto: « Mio padre ha fatto solo del bene. Noi siamo sempre a disposizione di chi chiede i nostri servizi. Può essere un giudice, un poliziotto o un delinquente. A noi non importa chi sia » .

I Trinca rivendicano il diritto di essere imprenditori a tutti i costi. Con la passione per la politica. Nel 2017, Francesco Trinca è stato candidato alle Regionali per il centrosinistra, alle ultime amministrative la famiglia di impresari funebri ha invece sostenuto Roberto Lagalla. L’altro figlio di Nunzio, Alessandro, è stato pure candidato al consiglio comunale, ma non è stato eletto. Francesco Trinca ha detto a “ Repubblica”: «Lagalla, come assessore regionale, ha finalmente attuato le norme che regolamentano la formazione obbligatoria nel settore».
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Interdittiva antimafia per La Repubblica Salvo Palazzolo Nunzio Trinca, il re delle pompe funebri di Palermo

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Nunzio Trinca

Il provvdimento firmato dal prefetto Maria Teresa Cucinotta. Le indagini della procura di Palermo raccontano che l’impresario è stato sorpreso a incontrare boss. Il suo gruppo ha sponsorizzato la campagna elettorale del sindaco Lagalla

2 minuti di lettura

Dal 1978 ad oggi è stato il protagonista di un’ascesa inarrestabile: dai funerali alla formazione regionale per gli operatori del settore, ai lavori nei cimiteri più grandi della provincia. Ora, Nunzio Trinca finisce al centro dell’attenzione del prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta, che nei giorni scorsi ha firmato due interdittive per il “re” delle pompe funebri. I provvedimenti riguardano il gruppo “Aurora assistance” e il “Centro servizi funebri”. A fare scattare i provvedimenti sono state le pesanti ombre sull’imprenditore emerse nel corso delle indagini della procura di Palermo riguardanti alcuni clan cittadini. Come ha raccontato “Repubblica”, Trinca ha frequentato alcuni mafiosi: non è finito indagato, ma i suoi incontri hanno comunque attirato le attenzioni dell’antimafia.

La mattina del 21 dicembre 2017, il “re” delle pompe funebri andò a trovare due autorevoli boss di Brancaccio, Luigi Scimò e Salvatore Testa, nell’appartamento di via Fratelli Campo 33, che il clan aveva trasformato in quartier generale. L’impresario non sospettava che lì davanti fosse stata piazzata una telecamera dalla sezione Criminalità organizzata della squadra mobile. A casa, c’era pure una microspia, che ha registrato l’intero colloquio. Parlavano non solo di affari nel settore delle pompe funebri, ma anche del business delle ambulanze private. Nel rapporto alla procura, i poliziotti hanno ricordato che Nunzio Trinca «annovera numerosi precedenti penali, tra i quali detenzione di sostanze stupefacenti e associazione per delinquere finalizzata al contrabbando».

Il 2 aprile 2020, i carabinieri del nucleo Investigativo si sono invece ritrovati davanti Trinca mentre seguivano il capomafia dello Zen Francesco L’Abbate. Un altro colloquio è stato intercettato. E c’è pure un terzo episodio: l’11 febbraio di quell’anno, Nunzio Trinca era stato sorpreso a parlare con un esattore del pizzo di Brancaccio, a cui poi diede 200 euro. «Io sono a disposizione — disse l’impresario, che non voleva dare altri soldi — io ho già tre detenuti… ci vogliono diecimila euro per voi». Trinca assume i detenuti in semilibertà. Un’attività di per sé lecita, ma lui si dà sempre un gran da fare in questo settore che piace ai boss. «Io ho tre detenuti — ripeteva — mi hanno mandato a chiamare al commissariato Brancaccio, mi stanno arrivando altri tre detenuti e mi sono fatto l’abbonamento della messa in regola, ma stiamo scherzando? Ci vogliono diecimila euro per voi, io sono a disposizione».

A queste accuse ha replicato il figlio di Trinca, Francesco, con un’intervista al nostro giornale. Ci ha detto: «Mio padre ha fatto solo del bene. Noi siamo sempre a disposizione di chi chiede i nostri servizi. Può essere un giudice, un poliziotto o un delinquente. A noi non importa chi sia». I Trinca rivendicano il diritto di essere imprenditori a tutti i costi. Con la passione per la politica. Nel 2017, Francesco Trinca è stato candidato alle Regionali per il centrosinistra, alle ultime amministrative la famiglia di impresari funebri ha invece sostenuto Roberto Lagalla. L’altro figlio di Nunzio, Alessandro, è stato pure candidato al consiglio comunale, ma non è stato eletto. Francesco Trinca ha detto a “Repubblica”: «Lagalla, come assessore regionale, ha finalmente attuato le norme che regolamentano la formazione obbligatoria nel settore». E i Trinca hanno lanciato il loro ultimo business.

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